Inizia il grande Torneo di Dragon Fighters – Advanced Musha Shugyo: Il Richiamo di Bucinella! Il primo incontro si è svolto tra F.T. Hoffmann, giocato da Alessandro Costella e Mauro Longo giocato da Daniele Fusetto. Vediamo subito com’è andata con questa versione romanzata dello scontro. Potete scaricare il log della battaglia senza alcuna aggiunta posticcia qui, per rendervi conto di quanto poco sia stato effettivamente modificato del vero scontro. Infatti, in Dragon Fighters, grazie al moduolo Advanced Roleplay, è fondamentale descrivere quel che si fa e come si utilizzano gli elementi di scenario a proprio vantaggio. La storia ne esce automaticamente potenziata.
Stage 1: LE GROTTE TINIVELLA
Un complesso di grotte e caverne in Zona Colline, circondate dalla macchia mediterranea. Le Grotte sono un importantissimo sito archeologico in cui professori e studenti dei più rinomati dipartimenti universitari di Archeologia d’Europa hanno messo le tende da anni. Oltre a stalattiti e stalagmiti, quindi, ogni genere d’attrezzo per lo scavo e la ricerca potrà essere raccolto e utilizzato come arma. Come scenografia dello scontro abbiamo pitture rupestri più antiche di quelle di Lascaux (18.500 anni fa circa) raffiguranti gigantesche mandrie di bovini in corsa, sagome d’uomini piccolissimi armati di lance e uomini più grandi con tante braccia e gambe, mammut lanosi dalle zanne ricurve in carica, felini, alberi enormi le cui cime si perdono nelle nuvole e nelle cui radici altri uomini sembrano intrappolati e, sul soffitto, una Grande Madre dai seni enormi che sembra partorire tutto come pioggia.
ATTENZIONE! Il combattimento potrà essere interrotto da creature umanoidi asessuate dalla pelle liscia e nera come ebano provenienti dai tunnel che portano in profondità.
L’abbigliamento di Giovanni Tinivella, 41 anni, per la ricerca di funghi consiste in un cappellaccio in testa, piumino nero rovinatissimo su giacca a coste da cacciatore, camicia di flanella, T-Shirt e canottiera, boxer che prudono, pantaloni pesanti, calzini in lana e stivaletti lucidi anti-infiltrazione. E’ domenica mattina, Novembre, la guazza ricopre ogni cosa.
L’incontro alle Grotte Tinivella
Quel giorno, quasi nessuno aveva avuto l’idea di visitare le Grotte Tinivella, tra le colline, nei pressi di Bucinella. Con il temporale che incombeva dall’alto, poi, pronto a scoppiare da un momento all’altro, a nessuno sarebbe venuto in mente di farsi un giretto per le colline. Mauro Longo, invece, era appena arrivato di fronte all’entrata della grotta principale, dopo un percorso a piedi tra l’erba alta delle colline, bagnandosi non poco i pantaloni e i piedi nudi nei sandali di legno.
La grotta era chiusa ma una strana figura, al loro interno, era immobile e guardava verso l’alto. Probabilmente stava ammirando i dipinti rupestri, pensò Mauro. Ma lui non era lì per quello, anzi. La sola presenza dell’estraneo lo infastidì: sperava non ci fosse nessuno. Sperava di incontrare una certa entità di cui parlavano alcune voci a Bucinella. Un essere fatto di falene che, sicuramente, non sarebbe stato nei paraggi con un bell’imbusto fermo nella grotta a fare chissà cosa.
Mauro entrò nella grotta riparandosi dalle prime gocce d’acqua. L’altro, un uomo dalla strana capigliatura rossa, muscolatura massiccia, con un kimono nero logorato addosso, manco si girò a guardarlo. Mauro, tuttavia, percepì subito in lui un qualcosa di familiare. Quell’uomo era alla ricerca, come lui, di una fonte di ispirazione. Doveva essere uno scrittore, ne avvertiva l’aura, ma dove l’aveva già visto? Il buio della grotta non era d’aiuto.
Combattimento: Round 1, Fight!
Mauro ruppe il silezio con voce tonante, infastidito dall’imprevista presenza dell’intruso: “Hey, ma chi diavolo sei tu?! Che ci fai qui, sei per caso uno scrittore?”
L’uomo in nero si voltò leggermente verso di lui: “lo vedrai, quando avrò scritto come le hai prese!”
Dopo di che, il tizio si voltò di nuovo a contemplare i dipinti rupestri. Mauro alzò un sopracciglio, innervosito: “Se pensi di evitarmi facendo finta di niente… Sappi che sono IO CHE HO INVENTATO IL FINTA DI NIENTE”
Senza scomporsi, l’uomo in nero rispose: “non ho bisogno di far finta di niente, il mio avversario NON VALE NIENTE!”
A quel punto, Mauro non aveva più dubbi. Quella strafottenza, quella voce… doveva trattarsi di Hoffmann! Uno degli altri scrittori del collettivo di N di meNare. Senza dire niente, Mauro sembrò sparire nel nulla, lasciando al suo posto una folata di vento e polvere. Un attimo dopo era di fianco a Hoffmann e una lieve serie di scariche elettriche gli avvolgeva il colpo: era la Divina Tecnica dell’Incipit Fulminante!
Un pugno elettrico colpì Hoffmann dritto al fianco, scuotendolo in fine dalla sua posa imperturbabile.
“Figura Retorica!”
Mauro non diede tregua al suo avversario e lo travolse con un colpo violentissimo che lo scagliò in aria e nelle profondità della grotta, come un pupazzo. Rapido come un fulmine, Mauro staccò dal soffitto una stalattite grazie alla sua presa d’acciaio, temprata da anni di scrittura indefessa e si lanciò su Hoffman deciso a non dargli tregua: “e oraaaa…. Colpo di Scena!”
La stalattite si fracassò sul corpo inerme di Hoffmann andando in mille pezzi. Incredibilmente, l’uomo in nero fece una capriola in aria e si rimise in piedi riuscendo a non rovinare al suolo per un pelo.
La rabbia era visibile sul volto di F.T. Hoffman, mentre i suoi occhi si illuminavano sinistramente di una luce rossastra. Il suo corpo era pieno di lividi e sembrava stare in piedi solo con la forza della rabbia. La sua aura sinistra si espanse per l’intera grotta.
In un attimo, Hoffmann iniziò a travolgere Mauro con una serie rapidissima di colpi: infoduNp! Una tecnica assassina che costrinse l’avversario a indietreggiare… ma Mauro non si era accorto delle colonne di roccia naturale che, nel buio, si celavano dietro la sua schiena.
Quando, sicuro di schivare i colpi velocissimi di Hoffmann, Mauro si rese conto della presenza della roccia con la coda dell’occhio, era ormai troppo tardi. La sua schiena sbattè contro le colonne di dura pietra e una mitraglia di pugni e calci lo raggiunse colpendolo in pieno. Roteando su sé stesso come un turbine, Hoffmann calciò alcuni strumenti da lavoro lasciati lì dagli archeologi studiosi delle grotte, scaraventandoli contro Mauro come pericolose armi improvvisate!
“E ORA SCRIVIAMO LA TUA DIPARTITA!” Urlò Hoffmann con quanta grinta e fiato aveva in corpo, dopo di che rifilò una Sberla di Cechov-Spencer dritta sul muso di Mauro, facendolo rovinare al suolo al di là delle colonne di roccia.
Round 2: Fight!
L’uomo in nero restò immobile a osservare l’altro scrittore disteso al suolo, tra la polvere. Ogni fibra del suo corpo gli suggeriva che non era quella la fine. Mauro Longo aveva ancora molto da dire… o da scrivere. Infatti, scuotendosi la polvere di dosso, Mauro si alzò lentamente, un po’ stordito.
“È venuto il momento di risorgere dai morti, non posso starmene qui a dormire. Vivrai solo il tempo per vederti morire”
F.T. Hoffman restò un attimo interdetto dalla bizzarra affermazione. Che volesse minare il suo spirito di scrittore combattente con una mirata e letale supercazzola?
Nel frattempo Mauro aveva ottenuto quello che voleva: si era ripreso del tutto dallo stordimento. Scosse la testa per far cadere la polvere dai capelli e si mise in posizione di difesa: “Sono pronto. Iniziamo!”
Hoffmann iniziò a camminargli intorno come un lupo famelico: “Pronto a perdere una volta per tutte?”
“Ti sbagli” disse Mauro: “Questo è solo il primo volume della saga *Hoffman le piglia…*”
I due si studiarono per un po’ continuando a camminare in cerchio senza mai chiudere la distanza, poi Mauro si avventò sull’uomo in nero senza pensarci due volte, pronto a scatenare un nuovo Colpo di Scena! Hoffmann cercò di difendersi meglio che poteva dall’onda d’urto, ma invano: il colpo lo raggiunse violentemente costringendolo a indietreggiare. Mauro era implacabile: “QUESTA L’HAI SENTITA? SENTI QUESTA…”
L’energia della sua aura esplose in un mare di stelle scintillanti nella cavera buia quando Mauro scatenò la sua Tecnica più letale: “Furia della Galassia Gutemberg!”
Hoffmann reagì in modo istintivo. Raccolse una vanga da terra e la usò come leva, colpendo il muro della grotta con violenza per allontanarsi velocemente da Mauro Longo. Riuscì a salvarsi per un soffio. L’energia sprigionata da Mauro si abbatté sulla parete rocciosa creando un piccolo cratere. L’uomo in nero, però, era sano e salvo a pochi metri di distanza. La situazione si era invertita di nuovo in modo simile a quanto avvenuto precedentemente… Hoffmann fece un sorrido beffardo e si lanciò contro Mauro senza lasciargli vie di fuga, costringendolo contro il muro:
“Prendi questo, infoduNp!”
Mauro cercò di spostarsi in una zona d’ombra per allontanarsi dall’avversario, ma i suoi colpi a raffica lo travolsero ugualmente togliendogli il fiato, dopo di che l’uomo in nero gli piazzò un violento calcio tra i denti: si udì un brutto stridio osseo. Poi un pugno all’inguine: Mauro fece per chinarsi, i polmoni svuotati da tutta l’aria che aveva in corpo… ma una violenta gomitata lo intercettò sotto il mento riportandolo il posizione eretta e facendolo chiantare contro la parete di roccia.
Lo scrittore aveva perso conoscenza. Lentamente, scivolò lungo la parete e si accasciò al suolo, inerme. Hoffmann afferrò la divisa da combattimento dell’avversario all’altezza del collo, impedendogli di cadere. Lo trascinò fuori dalla caverna e lo lanciò verso i campi veri e umidi. Più tardi, Mauro avrebbe giurato di aver visto l’uomo fatto di falene, mentre rotolava nell’erba fredda e indifferente.
L’uomo in nero guardò dall’alto la vicina città di Bucinella, dopo di che, si avviò in quella direzione senza più degnare Mauro Longo di uno sguardo.
“Non eri così male… la tua sconfitta sarà una bella storia!”
Credits
Vi ricordo che tutto questo spettacolo di iniziativa è organizzata grazie alla collaborazione dei team di Ignoranza Eroica, N di meNare, Giochi Sotto l’Albero, Giochi di Ruolo – Il GdR in Italia (ex Player dei GDR), Federico Guerri di Bucinella – 25.000 abitanti circa, il tutto ospitato dal canale #Discord di Casa Kilamdil!