Una nave incagliata su un fiume: 5 Incipit per H.A.W.A.T. Gdr

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hawatH.A.W.A.T. è un gioco di ruolo in continua crescita, nato sfruttando le basi meccaniche di Mushua Shugyo ma riviste in chiave post-apocalittica, con regole snelle e nuove opzioni di gioco per lo sviluppo di campagne da effettuare prevalentemente in squadra. Caratteristica fondamentale sono gli Avatar, creature antropomorfe generate dalla più grande corporazione che gestisce le ultime risorse del pianeta, l’H.A.W.A.T. Corporation.

Di ritorno da un Modena Play in cui è stato testato ufficialmente il sistema di gioco, abbiamo pensato di coinvolgere il pubblico per creare un’avventura che potesse fungere da demo dimostrativa, in attesa della futura pubblicazione.

E quale modo migliore che lasciarsi ispirare da un’immagine per sguinzagliare la propria fantasia? Tramite facebook abbiamo mostrato questo splendido disegno ad appassionati di giochi di ruolo, chiedendogli di scrivere un incipit che lo riguardasse.

Hawat

Quasi nessuno di essi è a conoscenza dei dettagli della trama, per questo sono arrivate risposte estremamente eterogenee che ci hanno fatto divertire. Dopo un’attenta analisi che ha richiesto riunioni straordinarie, conferenze e meditazioni, siamo arrivati a scegliere i cinque migliori incipit. Tra i criteri che ci hanno fatto propendere verso questi piuttosto che altri, rientrano:

La forma della scrittura (non tanto la grammatica quando la capacità di evocare immagini e sensazioni)
Numero di dettagli forniti dall’incipit per la creazione di un’avventura articolata.
– Originalità
– Attinenza all’ambientazione (qua è andata molto a fortuna)

Ecco i 5 migliori incipit:

 “Mai vista la Faglia? Mai visto quel luogo pieno d’acqua che si riversa nel nulla, fino al centro del pianeta? Ah, mica è facile avvicinarsi senza essere visti. Non bastasse che è il punto d’origine di uno dei più grandi terremoti sul pianeta, è anche il posto dove ovviamente si sono ritrovati i peggiori delinquenti e terroristi negli ultimi tempi. Qualcuno ha pensato che arrivarci in nave fosse una buona idea per avere più forza e conquistare il posto: adesso quella barca è sia il quartier generale, sia un gigantesco bar degno dei peggiori sprawl delle città di Prima, la casa dell’Armata del Miraggio…” (di Pasquale Camuso)

Un incipit da antologia, di quelli che aprono le strade a una storia complessa, fatta di città, persone, odori. Pasquale ci fa sentire la pericolosità del luogo ma al tempo stesso il fascino che emana.

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 “Il progressivo sfruttanento del suolo con la chimica ha impoverito gran parte della Terra che ora non può più dare cibo e acqua ai pochi superstiti rimasti ad abitarla. Questa è un’oasi generata dall’attività di un vulcano sommerso che ha sviluppato un isola mai identificata prima dagli uomini, ed ora è in atto una guerra per contendersela. Una squadra è stata inviata qui per proteggerla e scoprire come è stato possibile rigenerare la vita” (di Valentino Carducci)

In Hawat gran parte delle zone in superficie sono ormai invivibili. Con questo incipit si pongono le basi per la ricerca di oasi, possibili luoghi che per qualche motivo non sono state colpite dal cataclisma. La guerra per contendersela renderebbe il luogo estremamente vivo e pericoloso, adatto per una missione o una lunga campagna.

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“E’ stata rilevata una vegetazione anomala, i frutti delle piante della zona sembrano non avvizzire. Bisogna scoprire la causa di questo mutamento, probabilmente riconducibile a qualche sostanza tossica contenuta nel relitto e degenerata nel tempo. Se si riuscisse a riprodurre tali frutti la popolazione ne trarrebbe sicuramente vantaggio, ma un interrogativo rimane irrisolto: la vegetazione è l’unica cosa ad essere mutata nella zona? (di Valentino Combattelli)

Un incipit che dà il via a una ricerca di stampo biologico, ma con quella domanda finale che semina quel pizzico di terrore tipico degli ambienti inesplorati. L’ambientazione si presta ottimamente, data la presenza dei “parassiti”, esseri mostruosi che infettano gli organismi viventi.

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“Dalla nave proviene un messaggio in un codice sconosciuto che – finalmente interpretato – pare allertare su quanto poi realmente avvenuto e che ha portato alla distruzione della Terra. Ma date e ore non coincidono .. come se la nave arrivasse da una realtà parallela. Sulla nave però qualcuno c’è…” (di Laura Petruzzi)

Qua viaggiamo sul fantascientifico spinto e si aprono vie verso mondi paralleli. Nell’ambientazione esistono diversi modi per giustificare una tale situazione e ogni qual volta si cade nel paradosso e nell’inspiegabile, si formano mille spunti per avventure sopra le righe. HAWAT al momento è fisso coi piedi per terra, ma chi lo sa…

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“Perchè sarà il nuovo quartier generale del vostro clan, che prospererà grazie ai generatori ad alle strumentazioni ancora perfettamente funzionanti. Accompagnerete un gruppo di civili e li aiuterete a rendere sicura la nave, stabilizzandola e assicurandola al letto del fiume ed alle sue sponde. 

Ma la nave sembra tutt’altro che disabitata…” (Di Giuseppe Zeuli)

Non una missione di recupero o di incursione, bensì qualcosa che inizia dall’interno. Usare la nave come luogo sicuro dà l’idea di quanto possano essere indispensabili luoghi del genere per assicurarsi la sopravvivenza, la conservazione di scorte e soprattutto sul modo in cui difenderlo. Certo, se il problema sorge dall’interno, le cose si fanno più complicate.

Una menzione particolare va a tutti gli altri che hanno presentato incipit altrettanto interessanti. Dalla citazione de La sentinella di Francesco Baiocchi alla spedizione per recuperare un carico di sperma e ovuli di Andrea Laudazi (col gruppo giusto l’avventura cadrebbe sul comico, ma è un’idea estremamente verosimile e l’appoggiamo), fino alla poetica di Enrico Pasi: “..perchè per l’ennesima volta, dopo un altro ciclo di secoli muti, l’ancora è stata fatta calare, inaspettato e triste annuncio di un’ altra venuta dei Navigatori degli abissi temporali.”

Ringraziamo tutti quanti per aver partecipato, anche quelli che non abbiamo potuto citare ma che si sono dimostrati interessati e interessanti nelle risposte, invitandovi a restare sintonizzati sulla nostra pagina ufficiale per seguire gli sviluppi del gioco e scoprire quale dei cinque incipit si trasformerà in un’avventura. E chissà, magari in un non lontano futuro, potrete essere voi stessi a giocarla.

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